Continua dalla pagina precedente
Molecole su ordinazione
Come già accennato, con il centinaio di specie atomiche a disposizione si può formare un numero enorme di molecole. Il chimico, esploratore della Natura, ne ha scoperte ad oggi decine di milioni. Con il passare degli anni, il chimico è diventato anche inventore e ha cominciato a creare molecole artificiali, comportandosi esattamente come dice Leonardo: «[…] dove la Natura finisce il produrre le sue spezie, l’omo quivi comincia colle cose naturali a fare coll’aiutorio d’essa Natura infinite spezie […]».
Le molecole sintetizzate dai chimici nei loro laboratori sono molte di più di quelle naturali scoperte finora. La chimica, quindi, è un “libro” non soltanto da “leggere” (esplorazione di molecole e processi naturali), ma anche da “scrivere” (sviluppo di molecole e processi artificiali) e se la parte non ancora letta è molto vasta e complicata, quella ancora da scrivere è praticamente infinita come estensione e come complessità.
Gran parte dell’attività creativa dei chimici ha portato enormi benefici all’umanità: hanno inventato molecole capaci di guarire malattie e di non farci sentire il dolore; molecole che ci riparano dal freddo e dal caldo; molecole per colorare i tessuti e per rendere più piacevoli i cibi; molecole che proteggono gli occhi dalla luce troppo intensa e la pelle quando ci si espone al sole; molecole che respingono gli insetti e molecole profumate; molecole intelligenti, capaci di elaborare segnali elettrici o luminosi e anche di segnalare la presenza di altre molecole. I chimici hanno anche creato molecole che, a giudicare dai modelli ingranditi cento milioni di volte, hanno forme peculiari, a volte esteticamente pregevoli (molecole a forma di albero, nodo, catena, ponte e cupola), dimostrando che creatività e bellezza si possono coniugare anche nel mondo dell’infinitamente piccolo. Purtroppo, come spesso accade nell’attività umana, i chimici hanno anche creato molecole senza preoccuparsi della loro pericolosità e degli effetti collaterali che possono avere sugli organismi e per l’ambiente; peggio ancora, a volte hanno volutamente programmato e sintetizzato nuove molecole capaci di distruggere, incendiare, avvelenare, uccidere.