4.3. Testi dalla tomba di Panehsy (TA 6)

All’ingresso della tomba (Davies 1903-08, vol. 2, pp. 29-30, tav. VII; Sandman 1938, pp. 23-24; Murnane 1995, pp. 169-171), una scena mostra il re e la regina, accompagnate dalle figlie Meritaten, Meketaten e Ankhesenpaaten, in adorazione di Aten.
Al di sotto, Panehsy è in ginocchio con le braccia tese in adorazione (Fig. 19):

Fig. 19. Tomba di Panehsy (TA 6)
(Davies 1903-08, vol. 2, tav. VII).

Adorazione di [‘ankh-Ra-Horakhty, che gioisce all’orizzonte nel suo nome di luce che è in Aten’], dotato di vita, per sempre, in eterno, al suo sorgere dall’orizzonte orientale e renderlo soddisfatto al suo tramontare nell’orizzonte occidentale: ‘Salute a te, [quando] sorgi nel cielo e risplendi al mattino nell’orizzonte del cielo. Benvenuto in pace! Tutti gli uomini vivono al vederti. La terra intera è radunata al tuo apparire e le loro braccia sono in adorazione al tuo sorgere’.
Da parte del primo servitore di Aten nella casa di Aten in Akhetaten, Panehsy, giusto di voce. Egli dice: ‘Adorazione a te, il mio dio che mi ha costruito, colui che ha predestinato per me buone cose e che mi ha allevato, che mi ha donato provvigioni, che creò i miei beni per mezzo del suo
ka; il sovrano che mi creò tra l’umanità e fece sì che divenissi uno dei suoi favoriti e che ognuno mi riconoscesse quando tu mi differenziasti dai più umili, e che fece sì che io diventassi potente quando ero povero. Tutti i miei parenti [hanno] proprietà, [ora] che sono divenuto un favorito di colui che [le] crea. La mia città viene a me a ogni stagione, poiché io fui promosso grazie a ciò, [ossia] per mezzo di ciò che il signore di Maat ha ordinato. Io compio adorazioni sino all’altezza del cielo, mentre adoro il signore della Due Terre Akhenaten, il Fato che dona la vita, il signore di ciò che è comandato, la luce di ogni paese, grazie al cui vederlo si vive, il Nilo della terra intera [grazie al] cui ka si è sazi, il dio che crea i dignitari e che costruisce le persone comuni, la brezza di ogni naso, grazie al quale si respira’. Per il ka del primo servitore di Aten nella casa di Aten Panehsy.

Sull’architrave della parete nord (Davies 1903-08, vol. 2, pp. 30-32, tav. XXI; Sandman 1938, pp. 27-28; Murnane 1995, pp. 174-175), il proprietario della tomba è raffigurato in adorazione dei cartigli di Aten, con il re e la regina a ogni lato. A sinistra:

‘Adorazione a te, O Aten vivente, signore di ciò che è, creatore di ciò che esiste. [Quando] sorgi, tutti vivono e le loro braccia sono in adorazione di te. La terra intera si raduna al tuo apparire. Possa tu far sì che questo Uaenra, il tuo bel fanciullo, sia in salute, e donargli milioni di giubilei’. Da parte del primo servitore di Aten in Akhetaten Pa[nehsy, giusto di voce].

A destra:

‘Adorazione a te, O Aten, [signore] dell’eternità e creatore della perennità, il ka regale che vive di Maat, signore delle Due Terre [Neferkheperura Uaenra], dotato di vita, il mio signore, che mi ha costruito e fatto venire all’esistenza, che mi ha donato una bella esistenza al seguito del suo ka’. Da parte del portatore del sigillo del Basso Egitto, l’amato del signore delle Due Terre, il favorito del suo signore ogni giorno, il primo servitore di Aten nella casa di Aten, Panehsy, giusto di voce.

Iscrizione sul soffitto (Davies 1903-08, vol. 2, pp. 30-31, tav. XXI; Sandman 1938, p. 28; Murnane 1995, p. 175):

Adorazione al tuo ka, O sovrano, luce (shu) avvolta di amore, come Aten, che crea gli occhi della terra, grazie al quale essi vedono, il loro Nilo che fa vivere, il respiro della vita, la cui voce è udita […] Aten […] Neferkheperura Uaenra: ‘Tu fai sì che i miei occhi ti ammirino ogni giorno senza interruzione, O mio signore, mentre il [mio] amore è saldo, poiché uno vive seguendo il suo signore e non vive grazie alla ricchezza’. Per il ka del primo servitore di Aten nella casa di Aten Panehsy.

Architrave della parete sud (Davies 1903-08, vol. 2, p. 30, tav. V; Sandman 1938, p. 23; Murnane 1995, p. 176):

‘Adorazione a te, O Aten vivente, che illumina il cielo e la terra al suo sorge- re, il signore dell’eternità, che crea la perennità. [Quando] egli appare, ogni terra è in gioia e i suoi raggi sono sugli occhi di tutto ciò che ha creato. Si dice ‘vita’ quando lo si vede, [ma] si muore quando non lo si vede’. Il primo servitore di Aten nella casa di Aten in Akhetaten, Panehsy, giusto di voce.


4. Appendice di iscrizioni